Analisi antropologiche
Per la cooperativa P.ET.R.A. lavorano da sempre operatori specializzati nella raccolta d’informazioni in campo antropologico fisico.
Il lavoro dell’antropologo avviene in più fasi:
- sul campo viene raccolto il maggior numero di dati bonificando l’area di deposizione nel minor tempo possibile,
- in laboratorio si procede al lavaggio, al restauro e allo studio del materiale osteologico con la compilazione di una relazione dettagliata.
Durante lo scavo di una tomba, l’antropologo è in grado di riconoscere il rituale di deposizione grazie al rapporto tra i sedimenti, i resti ossei e eventuali oggetti di corredo, grazie ai movimenti che hanno subito le ossa dopo la deposizione (tafonomia) e al riconoscimento del numero minimo d’individui, di sesso, età al momento della morte e paleopatologie visibili macroscopicamente.
Sempre sul campo l’operatore documenta le varie fasi di deposizione all’interno di una sepoltura con foto, piante 1:10 e sezioni e la compilazione di schede apposite per la tomba in generale e per lo scheletro in particolare (schede tafonomiche ministeriali).
La suddivisione minuziosa e l’imballaggio degli individui e delle loro ossa facilitano il lavoro in laboratorio: lavaggio, restauro e studio dei resti.
Quest’ultima operazione comporta l’utilizzo di indici per il riconoscimento di sesso, età al momento della morte, statura e di varie paleopatologie, grazie anche a dati metrici e alla creazione di tabelle e grafici statistici in cui vengono messi a confronto individui dello stesso sesso e fascia d’età.
La relazione finale è composta, dove richiesto, da una descrizione dei dati raccolti in fase di scavo (tipologia della deposizione, orientamento, disposione delle varie tombe all’interno dell’area rituale) e da quelli ottenuti con lo studio in laboratorio confrontati, dove possibile, con quelli di popolazioni della stessa epoca e di territori vicini per poter comprendere lo stato di vita degli individui: nutrizione, lavoro, paleopatologie.